Il Masochista Giovanni: Un Cliente Sfrenato e le Sue Eccitazioni Oscure Giovanni, detto il gobbo: il massimo … il migliore cliente mi fa sborrar con l’ anima, ma senza darmi niente. Se vuoi che ti dia il massimo, offendilo, dagli dei morsi in faccia, strillagli: sei una chiavica, poi storcigli le braccia- Di sicuro si eccita, ma lo devi picchiare, mettergli in culo un dito, lo devi sfondare. Lo devi scottare, tormentare con spilli il suo cazzo ferito. E’ un vero masochista, del sesso un disgraziato, per avvocati e medici, è un grande depravato ma io sono una zoccola e mi piace la manfrina, perché mi placa l ‘anima, mi rende una regina! Quando perde le staffe, al letto si fa legare: allora torno femmina, mi posso vendicare. Contro agli uomini di sempre o di questa settimana, alzo la mano e zacchete, picchio … non son più: puttana. dieci anni al marciapiede, come un povero straccio, mi esplodon tra le mani, colpisco, e so quel che faccio! Questa, la dedico a quello che, illudendomi, era una vera cacca, mi portava a fottere, alla monta, come una vacca; e questo è per il parroco, che per farci mangiare, anche davanti a mamma, si facea masturbare. Quest’altro va a mio padre, che sorride e sta zitto, perché gli faccio comodo: cornuto, ma è un gran dritto. E … prendi, adesso beccati questo: un forte morso in faccia, lo dedico a chi vive del denaro che valgo: il mio magnaccia. Il più schifoso di tutti, ma ora gli appartengo soldi, regali, macchina … lui comanda, e io spendo. Giovanni, detto “lo storto”: il massimo … si eccita, solo se lo colpite, ed io lo faccio, e con i colpi medico tutte le mie ferite. Gli grido: Sei una chiavica, vali meno di un bottone: tua madre fotte con tua sorella e tuo padre e ricchione. Ma poi gli prendo la mazza e niente mi trattiene: ritorno latrina e zoccola … e me ne vedo bene! …but everything was about to change
